22 luglio 2024

Mobilità elettrica, criticità da risolvere

La Giornata di studio organizzata da Ancsa presso il CNEL

A.N.C.S.A. eventI

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Il Presidente del CNEL, on. Renato Brunetta, ha ribadito
l’urgenza di far confluire in un progetto di legge i temi evidenziati
da ANCSA per la sicurezza degli operatori e delle imprese

Il 16 luglio ha avuto luogo a Roma, nella sede del Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro, una Giornata di Studio dedicata a “Mobilità elettrica: diversità tecnologica e nuove esigenze di sicurezza”, che ha visto la partecipazione dei rappresentanti della Consulta Nazionale per la Sicurezza stradale e la Mobilità sostenibile del CNEL; del Corpo
Nazionale dei Vigili del Fuoco; delle Confederazioni datoriali FINCO e CONFIMEA; di AISCAT, Europ Assistance, ACI Global Servizi, ACI Pronto Strade, Charlie 24; della DENIOS Italia; dell’Associazione Motus-E; dell’Associazione Nazionale Demolitori Autoveicoli- ADA; della Confederazione sindacale Unione Generale del Lavoro-UGL.

L’iniziativa dell’ANCSA ha preso le mosse dall’urgenza di condurre un approfondito esame sulle evidenti criticità derivanti dallo sviluppo della mobilità elettrica in un contesto autorevole come il CNEL e con la partecipazione rappresentanti delle Istituzioni e dell’imprenditoria nazionale di altissimo profilo.

L’intervento del Presidente Brunetta

I lavori sono stati aperti dal Presidente del CNEL, on. Renato Brunetta, il quale ha evidenziato l’attualità ed il rilievo dei temi in esame, sottolineando come la mobilità elettrica sia destinata a diventare la “nuova modalità di massa”. Ha rappresentato altresì l’intenzione di far confluire in un progetto di legge del CNEL - “un testo organico” in materia di sicurezza sul lavoro - norme in grado di far fronte alle evidenti criticità segnalate dall’ANCSA in materia di sicurezza durante il soccorso stradale e la custodia dei veicoli elettrificati.

Significativa dell’interesse sugli argomenti sul tappeto anche la partecipazione del dott. Francesco Riva, Coordinatore della Consulta Nazionale per la Sicurezza stradale e la Mobilità sostenibile del CNEL.

Per la prima volta hanno partecipato AISCAT, Europ
Assistance, ACI Global Servizi e Motus-E……..

lla Giornata di studio hanno preso parte alcune delle più importanti Società di Servizio, l’Associazione Italiana Società Concessionarie Autostrade e Trafori-AISCAT e l’Associazione Motus-E.

La Presidente dell’ANCSA, Eleonora Testani, ha rivolto loro un saluto ed un ringraziamento speciale poiché è stato possibile avviare finalmente un dialogo su argomenti fondamentali come quello della sicurezza sul lavoro degli operatori e della ristrutturazione del settore del soccorso stradale nel Paese. Ha sottolineato l’importanza che rappresenta avere per la prima volta un tavolo di tale livello ed ha auspicato che lo stesso possa avere un seguito positivo con l’individuazione di posizioni condivise su vari temi.

….e come sempre assenti ingiustificate le Case costruttrici

Non è passata inosservata la totale assenza delle Case costruttrici di veicoli elettrificati, nonostante fossero state invitate a partecipare all’evento. Alcuni dei relatori hanno evidenziato e stigmatizzato la scelta, sottolineando che risulta molto difficile avviare un confronto su materie di tale rilevanza allorché attori principali quali le Case costruttrici disertano sistematicamente gli incontri e di fatto negano ogni forma di collaborazione e scambio di informazioni.

E’ stato altresì messo in evidenza che comportamenti del genere non sono affatto una novità. Negli Stati Uniti è stato necessario l’intervento del National Transportation Safety Board-NTSB - Agenzia investigativa indipendente del Governo operante nel campo della sicurezza dell’intero sistema dei trasporti civili degli Stati Uniti, con competenza anche in materia di incidenti stradali – per ottenere dalle Case costruttrici le indicazioni da divulgare al personale di soccorso e di intervento in caso d’emergenza.
Grazie all’intervento dell’Agenzia, sono state diramate nuove e più complete linee guida da osservare in tali casi, al fine di poter intervenire nel modo più corretto possibile e migliorare l’efficacia del soccorso.

Ancsa: regolamentazione dell’e-mobility non più rinviabile.
Necessità di ristrutturazione del modello di soccorso stradale e di condivisione della conoscenza attraverso il dialogo tra le parti.

I relatori dell’ANCSA (i vicepresidenti Berruti e Coppolino, il responsabile del Centro Studi Altieri, il dg Izzi) hanno esposto da più angolazioni le criticità esistenti e l’esigenza di risolverle al più presto, aprendo un dialogo costruttivo tra le parti intervenute alla Giornata di Studio ed unendo le forze affinché il Legislatore sia spinto ad intervenire con
la regolamentazione della mobilità elettrica.

E’ stata sottolineata l’evidente contraddizione: che vede da un lato la quota mercato dei veicoli elettrificati in continua ascesa nonché le stime del Governo, relative al Piano Nazionale Integrato per l’Energia ed il Clima, che prevedono più di sei milioni di veicoli elettrici ed ibridi circolanti in Italia nel 2030; dall’altro il preoccupante ed ormai inaccettabile vuoto normativo in materia con la derivante ed ingiustificabile assenza di norme tecniche dedicate all’attività di soccorso e custodia di tali veicoli.

Particolare attenzione è stata dedicata anche ad aspetti aggiuntivi che potrebbero apparire marginali ma che tali non sono: la difficoltà a trovare concessionarie che accettino veicoli elettrici incidentati; il rifiuto opposto anche da demolitori che non hanno interesse verso un veicolo del genere; il pericolo che restino abbandonati nei depositi; i rischi derivanti da parti del carro attrezzi non isolate (verricello, pianale ecc) ed il pericolo di folgorazione per le persone a bordo; il rischio di thermal runaway (fuga, valanga termica che determina l’innalzamento incontrollato della temperatura delle batterie, l’incendio e talvolta l’esplosione delle stesse) di un veicolo caricato sul pianale di un carro attrezzi che ne determinerebbe la distruzione.

E’ stata altresì ribadita l’esigenza di ottenere la ristrutturazione del modello di soccorso stradale mediante il riconoscimento della figura professionale del soccorritore stradale meccanico; l’introduzione di tariffe minime e massime; la previsione del servizio di trasporto delle persone appiedate, necessariamente contestuale alle operazioni di soccorso.

La formazione dell’operatore, inoltre, deve essere sempre condizione necessaria ed irrinunciabile per poter effettuare interventi sui veicoli elettrificati e custodia in sicurezza in aree a tal fine predisposte. A tal riguardo, è stata sottolineata l’importanza del corso realizzato nel 2023 da ANCSA in collaborazione con il Comitato Elettrotecnico Italiano (CEI), il primo dedicato esclusivamente a soccorritori e custodi.

Grande apprezzamento è stato espresso nei confronti del CNEL, che può esercitare una fondamentale funzione propulsiva al fine di configurare un nuovo assetto regolamentare in materia di mobilità elettrica. Secondo ANCSA la Giornata di Studio del 16 luglio deve essere il primo atto della condivisione di un processo diventato ormai irreversibile tra le parti intervenute e deve costituire l’incentivo ad allargare tale partecipazione anche ad altri attori, tra i quali le Case costruttrici e le Società di servizio assenti, nell’ambito della condivisione della conoscenza, fulcro dell’attività d’impresa.

Denios Italia: la pericolosità delle batterie al litio rappresenta un problema reale

DENIOS Italia è azienda specialista e leader nel settore dello sviluppo e produzione di sistemi di gestione e stoccaggio di sostanze potenzialmente pericolose, tra cui il litio; ha partecipato alla Giornata di Studio con due esponenti di vertice: l’ing. Stefano Regazzoni, Amministratore Delegato, e l’ing. Pietro Repetto.

L’ing. Regazzoni ha confermato che il potenziale pericolo connesso alla gestione delle batterie al litio è un problema reale, da non ignorare; ne ha brevemente illustrato la dinamica e le caratteristiche, soffermandosi sulla loro alta densità energetica, ossia la capacità di immagazzinare grande quantità di energia che può – in determinati casi – trasformarsi in incendio spontaneo, inarrestabile fino all’esaurimento dell’energia stessa, o addirittura in esplosione.

L’ing. Regazzoni ha quindi posto un interrogativo fondamentale: quando un veicolo elettrificato incidentato o in panne possa definirsi sicuro. In proposito ha riferito che DENIOS ha brevettato un nuovo sistema di monitoraggio delle batterie al litio, in grado di permettere di segnalare una fuga termica in atto e limitarne l'estensione. Il sistema monitora l’atmosfera che si crea intorno alla singola batteria, individuando eventuali aumenti della concentrazione di gas emessi dalla valvola di sovrappressione (valvola di vending) posta sull’involucro degli accumulatori. Grazie a questo monitoraggio diventa
quindi possibile rilevare per tempo l’innesco di un’eventuale fuga termica e intraprendere efficaci azioni correttive. Misurare tale emissione rappresenta quindi un valido strumento per il monitoraggio di una batteria moderna. E’ allo studio anche un sistema per i veicoli elettrificati; tuttavia, per poter utilizzare correttamente questo rilevatore – che riesce ad annusare eventuali fuoriuscite di gas - è necessario conoscere con certezza dove è collocata la valvola di vending; tale elemento informativo può essere fornito con certezza soltanto dalla Casa costruttrice del veicolo. Sempre nell’ambito della messa in sicurezza di veicoli elettrificati in cui potrebbe aver luogo un thermal runaway, DENIOS ha anche realizzato, su richiesta di Porsche Italia, un contenitore scarrabile con serbatoio d’acqua, fornito di sistema di monitoraggio, in grado di rilevare la fuga termica in atto ed intervenire allagando il veicolo.

Circa la quarantena, infine, l’ing. Regazzoni ha ribadito che occorrono spazi ampi e sistemi di sicurezza aggiuntivi, con un sensibile aumento dei costi per il gestore.

L’intervento dell’ing. Eros Mannino del C.N.VV.F.

L’ing. Mannino, Direttore centrale per la Prevenzione e la Sicurezza Tecnica, Antincendio ed Energetica del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, ha tenuto a sottolineare che occorre sempre chiedere l’intervento dei VV.F. allorché non ci siano le condizioni per portare a termine in sicurezza un intervento di soccorso stradale.

Dopo aver premesso che risulta molto più semplice intervenire in caso di veicoli endotermici, l’ing. Mannino ha confermato l’esistenza di possibili effetti negativi e dei conseguenti rischi in presenza di batterie al litio, soffermandosi sul fenomeno dell’emissione di gas dal pacco batterie prima del thermal runaway. Ha comunicato che, ai sensi del DL n. 13/2023, è stato istituito presso il Ministero dell’interno - Dipartimento dei vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile, il Comitato centrale per la sicurezza tecnica della transizione energetica e per la gestione dei rischi connessi ai cambiamenti climatici. Il Comitato, con funzioni consultive e propositive, è presieduto dal capo del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco ed è composto da referenti di diversi ministeri ed organismi istituzionali, tra cui ISPRA, CNR ed ENEA.

Il nuovo organismo tecnico ha il compito di individuare i criteri e linee guida per l’adozione di pareri di conformità dei progetti di fattibilità alle norme e agli indirizzi di sicurezza tecnica, nonché svolgere attività di studio, ricerca, progetti e sperimentazione. Al momento, uno dei gruppi di lavoro si sta occupando dell’aggiornamento delle norme concernenti la sicurezza delle autorimesse, anche condominiali, in rapporto ai veicoli elettrificati.

Da ultimo, l’ing. Mannino ha rilevato che le Case costruttrici hanno riservato troppa attenzione a collocare il loro nuovo prodotto sul mercato, trascurando invece l’aspetto della sicurezza.

ACI Global Servizi: irrinunciabile la sicurezza dei lavoratori

Il Direttore Generale di ACI Global Servizi, dott. Enrico Colombo, ha ribadito l’assoluta necessità che siano previste procedure di sicurezza specifiche per i lavoratori incaricati di operare sui veicoli elettrificati ed ha confermato la censurabile assenza di dialogo con le Case costruttrici.

Si è soffermato sull’opportunità di affrontare la questione con pragmatismo, lavorando insieme ai soccorritori sul tema della sicurezza dei veicoli elettrificati: “..dovere è formare persone e trovare soluzioni”. A tal proposito ha ricordato l’impegno di ACI Global Servizi nella formazione, mediante manuali e corsi di formazione. 

ADA: i demolitori condividono con i soccorritori l’esigenza di misure di sicurezza e di norme specifiche per i settori di competenza

L’Associazione Nazionale Demolitori Autoveicoli (ADA), presente con il dott. Anselmo Calò ed il dott. Simone Pollini, ha rappresentato le non poche criticità emerse nella propria attività allorché la demolizione riguardi un veicolo elettrificato, ponendo l’accento sull’aumento dei costi di gestione e di smaltimento delle batterie, sul fenomeno dell’abbandono di tali veicoli in officine e depositi, sui rischi presenti durante il trasporto e la giacenza.

L’ADA ha quindi sollecitato l’intervento del Legislatore al riguardo, assicurando il proprio contributo in termini di partecipazione ad ulteriori incontri e di proposte operative nonché auspicando, al pari di Ancsa, la ristrutturazione del soccorso stradale meccanico.

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